Recupero delle morosità condominiali: perché è fondamentale agire in tempi brevi?
Laddove manchino i fondi per pagare i creditori, il debito comune diventa debito del singolo proprietario. Ecco perché, in assenza della possibilità di pignorare i beni del moroso, e in mancanza di un apposito “fondo morosi”, i creditori sono autorizzati ad attaccare i beni dei restanti condòmini: dallo stipendio al conto corrente, fino alla casa e alla pensione, sempre in proporzione ai rispettivi millesimi.
Ipotesi apocalittica? Certamente sì, ma non impossibile. Basta infatti un solo no in assemblea, per bocciare la creazione di un “fondo morosi”, e lasciare il condominio pieno di debiti. Così come non è da escludere l’impossibilità di procedere al pignoramento dei beni del condomino moroso, magari perché si tratta di beni già pignorati o, ancora, perché l’appartamento pignorato rimarrà invenduto.
Insomma, chi ha tempo non aspetti tempo! Soprattutto quando si tratta di morosità condominiali.
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