Si può fare l’orto in condominio? La risposta è sì.
Salvo divieti del regolamento condominiale, ogni condominio può liberamente decidere di organizzare un orto sul proprio balcone o nel proprio giardino privato, senza chiedere alcun permesso all’assemblea di condominio.
Ma se il balcone in questione si trovasse sulla pubblica via? O il giardino non fosse privato, ma di uso comune? Scopriamo insieme i limiti che in questi casi pone la legge.
Orto nel giardino condominiale: è lecito?
Cosa succederebbe se un singolo condomino volesse piantare un piccolo orto nel giardino condominiale?
Secondo l’articolo 1102 del Codice Civile – che disciplina l’uso della cosa comune – il condomino in questione avrebbe il via libera con piantine e sementi, senza dover chiedere autorizzazioni all’assemblea o all’amministratore. Purché non alteri la destinazione d’uso del giardino e il regolamento di condominio non si esprima diversamente.
Quest’ultimo punto potrebbe risultare particolarmente problematico, sollevando questioni di carattere estetico. Spesso il giardino, nella destinazione impressa dal regolamento, è inteso come terreno destinato a relax o passeggio, coltivato a piante ornamentali e fiorifere. Dal canto suo, l’orto ha sì un’enorme funzione pratica – rivolta a garantire frutta e verdura di qualità – ma certamente non estetica. Per questo motivo il condominio potrebbe anche rifiutarsi, legittimamente, di consentire a un condomino di utilizzare uno spazio per un orto.
Non esiste dunque una regola valida in ogni contesto: è necessario valutare caso per caso e, soprattutto, evitare l’origine di un conflitto tra vicini.
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