Superbonus 110 in condominio: perché installare una pompa di calore

Il riscaldamento residenziale, in Italia, è responsabile per oltre il 17,7% delle emissioni di CO2. A conferma dell’impatto del riscaldamento domestico sulla qualità dell’aria, uno studio dell’ARPA ha messo in luce come, in Lombardia, durante il primo lockdown, nonostante la diminuzione del traffico, la quantità di PM10 presenti nell’aria siano diminuite appena del 17% a causa di un utilizzo maggiore del riscadamento.

La buona notizia è che il Superbonus può aiutarci anche in tal senso. Installare un sistema in pompa di calore con il Superbonus 110 in condominio, infatti, conviene e aiuta l’ambiente. Scopriamo perché.

Pompa di calore in condominio: perché conviene

Installando un impianto di climatizzazione invernale, oltre a permetterci di usufruire del bonus 110% per l’efficientamento energetico, ci garantirà un taglio in bolletta fino al 65% rispetto all’uso di generatori a combustibile fossile.

Per esempio, in un appartamento di circa 150 mq – in classe G e zona climatica E – con fabbisogno di riscaldamento di 213,23 kWh/m2 anno, l’utilizzo di una pompa di calore può garantire un risparmio fino a 1.000 euro all’anno rispetto a un impianto a gas metano di tipo C.

Superbonus 110 in condominio: nuove scadenze

Il Superbonus 110% è una sfida importante per l’Italia: oltre a risollevare alcuni settori economici, potrà finalmente accompagnare il nostro Paese verso la svolta green, rendendo le nostre abitazioni più efficienti.

I condomini sono tra i primi a beneficiare del Superbonus 110, così come le ONLUS, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, che grazie alla proroga definita dalla legge di Bilancio 2022 avranno tempo fino al 2025 per accedere all’agevolazione.

IACP e cooperative, invece, potranno usufruire della maxidetrazione fino al 31 dicembre 2023. Un’occasione da non lasciarsi scappare.

Leggi anche: Sicurezza antincendio in condominio: responsabilità penali per l’amministratore