In condominio, la passione per la musica può scontrarsi con la necessità di una convivenza pacifica. Suoni e melodie, che per alcuni sono fonte di piacere, per altri possono infatti trasformarsi in fastidiosi rumori. Ma quali sono le regole da rispettare quando si suonano strumenti musicali in condominio?
Musica in condominio: limiti di tollerabilità
La legge italiana tutela sia il diritto di espressione musicale sia il diritto al silenzio e alla tranquillità. Secondo l’art. 844 del Codice Civile, ad essere vietati sono i rumori che superano la normale tollerabilità.
La giurisprudenza ha stabilito che questa soglia di tollerabilità è definita da un incremento, rispetto al normale rumore di fondo, di un massimo di 5 decibel durante il giorno e di 3 decibel durante la notte.
Oltre a questo criterio oggettivo, tuttavia, un giudice considererà anche altri fattori, come la località, l’ora del giorno, la frequenza e il motivo del suono.
Strumenti musicali in condominio: in quali orari sono permessi?
Il regolamento condominiale può stabilire orari specifici in cui suonare strumenti musicali in condominio o addirittura vietare del tutto il loro utilizzo. In tal caso, il giudice applicherà quanto previsto nel regolamento.
In assenza di un regolamento condominiale specifico, occorre fare riferimento al regolamento di polizia urbana che stabilisce orari e limiti di tollerabilità. Generalmente, gli orari permessi per la pratica musicale si collocano tra le 9 e le 12 del mattino e dalle 16:30 alle 19 o 20 di sera, con possibili variazioni a seconda del comune e del giorno della settimana.
Cosa fare in caso di disturbo
Se il suono di uno strumento musicale supera la normale tollerabilità, il condomino disturbato può avviare un’azione legale contro il musicista, chiedendo al giudice:
- L’adozione di misure per ridurre il volume del suono (insonorizzazione, utilizzo di cuffie) o la cessazione dell’attività se non è possibile ridurre il fastidio.
- Un risarcimento per il deprezzamento della proprietà e per eventuali danni alla propria salute.
Prima di ricorrere alle vie legali, tuttavia, è sempre consigliabile tentare quelle “diplomatiche”, provando a risolvere la situazione in modo amichevole con il proprio vicino di casa.
Con un pizzico di attenzione e rispetto reciproco, infatti, la musica può arricchire la vita condominiale senza creare disarmonie.
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