Crisi climatica: gli effetti saranno peggiori di una pandemia

Se c’è una cosa che non dovremmo mai dimenticare di questa pandemia, è quanto ci abbia colto impreparati. L’idea che le nostre vite potessero essere stravolte da un momento all’altro ci sembrava semplicemente impossibile. Eppure, negli ultimi 15 anni, l’analisi sui rischi globali del World Economic Forum – il gotha dell’economia mondiale – aveva messo in guardia i governi di tutto il Pianeta sui rischi di una pandemia globale. Rischio che nel 2020 è diventato realtà, causando milioni di vittime, e ampliando le già presenti disparità sanitarie, economiche e digitali.

Un monito che dovrebbe servirci per relazionarci alla crisi climatica.

Certo, a differenza del virus, parliamo di una tragedia in slow motion, motivo per cui la nostra attenzione non riesce a concentrarsi quanto farebbe per un evento catastrofico. Tuttavia, se la pandemia ha avuto ricadute importanti, la crisi climatica viene considerata “una minaccia esistenziale per l’umanità”.

A mettere nero su bianco questo catastrofico rischio futuro, è anche la Commissione europea, che nel rapporto “2021 Strategic Foresight Report” riassume gli ostacoli strategici e avanza delle proposte da attuare da qui al 2050.

I catastrofici effetti del clima che cambia

Da tempo, in molti documenti ufficiali inerenti la sicurezza internazionale, il cambiamento climatico viene qualificato come un “moltiplicatore della minaccia”: un fattore che non solo è un rischio in sé, ma è in grado di generare e amplificare rischi in molti altri settori, come una sorta di effetto domino. Per l’Ue, il climate change avrà ripercussioni soprattutto sullo stress idrico, i conflitti e le migrazioni.

Il rapporto della Commissione spiega come la scarsità d’acqua diventerà particolarmente problematica nel sud dell’Europa, aggravando i conflitti e la pressione sulla migrazione. Questo problema influenzerà indirettamente l’Europa, attraverso l’insicurezza alimentare e gli shock dei prezzi.

Cambiamento climatico: i rischi per la salute

Il rapporto dell’Ue si sofferma sul legame a doppio filo tra clima, biodiversità, sfide ambientali e salute pubblica. La perdita di biodiversità, la pressione sugli habitat animali, l’uso eccessivo di antibiotici, sono infatti rischi legati alla ricerca biologica di microbi altamente patogeni e stili di vita malsani. E sono “tutti fattori che rendono più probabili future pandemie o malattie, precisa il documento. 

Crisi climatica: gli effetti saranno peggiori di quelli di una pandemia

Dallo scenario delineato dal rapporto della Commissione, emerge con chiarezza quanto il rischio climatico sia potenzialmente molto più distruttivo di una pandemia. A un costo altissimo siamo diventati coscienti della nostra vulnerabilità, e nello stesso tempo consapevoli di quanto sia difficile per i governi affrontare dei rischi a lungo termine. Che sia arrivato il momento, per tutti, di smettere di ignorarli?

Fonte: La Repubblica

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