depurare acqua inquinata

Dalla California una nuova invenzione per depurare le acque inquinate

Depurare l’acqua inquinata con una “materia vivente” ricavata dalle alghe e stampata in 3D? Sembra impossibile, considerando che viviamo in un mondo in cui oltre due miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile, ma non lo è.

I ricercatori della University of California San Diego hanno sviluppato un materiale biocomposito stampato in 3D capace di depurare e rendere potabile anche l’acqua più inquinata.

Un’invenzione che potrebbe cambiare il modo in cui trattiamo l’acqua potabile: a differenza dei materiali tradizionali, infatti, questo nuovo composto reagisce attivamente a stimoli esterni.

Depurare l’acqua inquinata con la biologia e la tecnologia

Il segreto di questa invenzione sta nell’unire la biologia con la tecnologia. I ricercatori hanno mescolato materiali polimerici con cianobatteri per creare un composto in grado di rispondere agli stimoli chimici: inserendo un particolare riboswitch (corto filamento di RNA) in un cianobatterio, sono riusciti a far produrre a questi organismi un enzima speciale, capace di neutralizzare vari inquinanti.

Questo approccio non solo affronta la purificazione dell’acqua ma mira anche alla sostenibilità. Il materiale è progettato per auto-eliminarsi con l’aiuto della teofillina, riducendo i rischi ambientali dopo l’uso.

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